Apologia di una cerimonia per niente simbolica
Le ho negli occhi: le tante, tantissime scene di matrimonio all’americana che ho visto nei film da quando sono bambina.
Milioni di candele, trionfi di fiori, eleganti abiti da cocktail e due ragazzi innamorati che si guardano con occhi languidi alla luce del tramonto.
Se chiudi gli occhi so che anche tu riesci ad immaginare te e il tuo fidanzato l’una di fronte all’altro, tenendovi per mano per giurarvi amore eterno, in un giardino rigoglioso, in una piacevole giornata estiva, sotto un arco di fiori nelle tue tonalità preferite.
Davanti a voi un panorama mozzafiato, o una quercia secolare; al vostro seguito gli amici più cari, tanti, tantissimi amici, e le vostre famiglie strette in un abbraccio che vi circonda di amore.
La cerimonia nuziale è breve, senza nessun rituale o dogma da seguire. Le letture? Le avete scelte voi dai brani preferiti. La musica di sottofondo, non è musica classica, ma è la colonna sonora della vostra storia. Le preghiere dei fedeli? Se per fedeli intendiamo gli amici più cari allora sì, ci sono anche loro, ma non recitano bensì pronunciano discorsi augurali liberi e sinceri.
Ecco, il tuo sogno ad occhi aperti ha un nome ed è “matrimonio all’americana”.
Se per ragioni varie, che non sta a me conoscere o giudicare, tu e il tuo fidanzato avete scelto di sposarvi civilmente e non di fronte ad un’autorità religiosa, la cerimonia all’americana è esattamente il prototipo di cerimonia di nozze che fa per voi.
Si tratta di una cerimonia simbolica che è composta da diverse fasi, alcune più legate agli aspetti burocratici e solenni ed altre più soggette a personalizzazione.
Detesto parlare di “cerimonia simbolica” perché questo aggettivo le dà una connotazione falsa, in tutti i sensi.
Falsa perché sembra che la cerimonia all’americana, in quanto simbolica, sia l’esatto opposto di una cerimonia autentica, celebrata in un contesto ufficiale come il comune o la chiesa.
O, peggio ancora, questa connotazione simbolica sembra non dare alla cerimonia il tanto agognato riconoscimento legale. Già la vedo l’espressione dei conoscenti più scettici che, alzando il sopracciglio, ti chiedono: dove la mettete la firma se il matrimonio non è legale? Su un pezzo di carta?
Mettiamo a tacere questi ignoranti e spieghiamogli un po’ di cose.
Perché hai deciso di sposarti? Per giurare davanti a tutti che per te non esiste persona al mondo con cui vorresti condividere il resto della vita se non quella che è accanto a te adesso. Per promettergli, guardandolo negli occhi, che non lo tradirai mai, che lo amerai con la devozione e il rispetto che fanno di lui il tuo re e che sempre sarai la suo fianco come sua regina.
E hai scelto di pronunciare questo solenne giuramento in modo che la tua famiglia e i tuoi amici sentano bene ciò che gli stai dicendo ed ascoltino anche da lui quanto sei speciale.
E se desideri farlo in un posto che non sia una chiesa questo lo rende meno ufficiale, o reale, o importante? È forse il posto che fa la differenza?
Spesso non è solo una questione di scarsa pratica della religione. Moltissime coppie che mancano dalla chiesa dai tempi della comunione non ritengono coerente il doverci tornare proprio in un momento così importante. Molte coppie scelgono una cerimonia simbolica o all’americana perché non vogliono recitare un “copione” (ed uso le virgolette per dimostrare l’enorme rispetto che ho del matrimonio religioso), ma perché vogliono sentirsi libere di esprimersi, di raccontarsi e di evocare durante la loro cerimonia tutti quei piccoli irripetibili rituali che appartengono solo a loro.
Ecco perché scelgono una cerimonia all’americana. Perché un rito in comune lascia ancora meno spazio alla personalizzazione. Voglio dire, te lo vedi il messo comunale che vi consente di leggere la vostra poesia o che lascia spazio a tuo padre che vorrebbe dedicarti due parole?
Il messo comunale è nel suo ufficio, ci sono dei tempi da rispettare, una scaletta, una tabella di marcia…ci sono degli appuntamenti da rispettare…eh sì, il vostro matrimonio per lui è solo un appuntamento, a cui ne seguono altri durante la mattinata ed altri nel pomeriggio, e così anche domani e dopodomani…
Ammettilo, non avevi mai visto la cosa in questi termini, vero?
Perciò quando i tuoi colleghi o amici più scettici ti obietteranno che il matrimonio simbolico è meno sentito, ricordagli che il tuo matrimonio merita di essere un momento speciale e non una riga su una agenda. E quando ti obietteranno che la cerimonia simbolica non è altro che una ripetizione di quello che è già successo nell’ufficio matrimoni del tuo comune, rispondigli che è sciocco pernsarla in questi termini perché il matrimono all’americana che hai scelto di celebrare sarà molto, molto di più!
Con una cerimonia all’americana, infatti, potrai ritagliare per te e per il tuo fidanzato tutto il tempo che desideri e personalizzare la cerimonia nel modo che ti è più congeniale.
Potrai scegliere una location speciale, una spiaggia, un immenso giardino, un vigneto, un roseto incantato; potrai scegliere i fiori, le decorazioni, i dettagli da dedicare ai tuoi ospiti; ma soprattutto con una cerimonia all’americana potrai personalizzare la cerimonia stessa, inserendo dei riti o dei momenti speciali ai quali altrimenti non si potrebbe dar voce.
Penso a Winnie e Rahmat che questa estate sono arrivati da Tokyo sulle colline toscane per giurarsi amore eterno e lo hanno fatto davanti ad una quercia antichissima di un resort esclusivo. Il momento della loro cerimonia all’americana che mi è piaciuto di più è stato quando hanno chiuso in una scatola una lettera che l’uno aveva scritto per l’altro. Si sono promessi di riaprire la scatola ad un anno esatto dal matrimonio, e di leggere le lettere brindando con un calice di buon Chianti, sinonimo del posto in cui avevano sigillato per sempre il loro amore.
Questo è quello che rende speciale un matrimonio all’americana, questo è quello che fa stringere il cuore agli ospiti, che li trasporta in una dimensione più partecipata, più umana, più reale, fuori da tutti i simboli e le convenzioni.
Winnie e Rahmat, così come tante altre coppie che scelgono una cerimonia all’americana, hanno inserito nel loro rito alcune usanze legate alla loro cultura di origine, quella giapponese. Un esempio? I ventagli: i famosi Suehiro che simboleggiano per la coppia un augurio di felicità e di un futuro migliore e prosperoso. È stato meraviglio ed interessante partecipare ad un rito così speciale! E la tua cerimonia potrà essere indimenticabile allo stesso modo!
So che noi siamo tradizionalisti per eccellenza ed alquanto restii ad adattarsi alle novità; ma, soprattutto quando si parla di cerimonia all’americana, vale davvero la pena di lasciarsi contagiare!
E tu che ne pensi?
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