Metti una calda giornata di fine ottobre, qui a Roma siamo famosi per questo, le chiamano ottobrate romane.
Metti la complicità dei colori dell’autunno che si rincorrono nella natura.
Metti gli sguardi innamorati di una coppia affiatata e hai elencato gli ingredienti di questo meraviglioso matrimonio d’autunno.
Per ispirare il mood di questo progetto è bastata una passeggiata nel parco: ero circondata e scaldata da colori che solo a nominarli mi scaldano il cuore: arancio, rame, bordeaux, prugna, miele.
Volevo trasferirli tutti in ogni singolo dettaglio, come un artista trasferisce sulla tela le sue emozioni. Abbiamo lavorato con i colori della palette come fossero pennellate sulla stationery, mescolando a regola d’arte le tonalità di colore e facendo in modo che dai contrasti nascessero armonie.
E' da quiche è nata l'idea di inserire in palette un elemento a contrasto, il verde petrolio. Un colore insolito e per nulla scontato, che ha acceso la decorazione del tavolo e dell’angolo della torta rendendoli vibranti di energia.
Era quello che volevo percepire, l’energia che respiri quando, a fine ottobre, l’aria è frizzantina, e senti l’ultima sferzata di vivacità prima dell’arrivo dell’inverno.
Un’energia raccontata attraverso la complicità dei colori, dei materiali, e naturalmente delle persone.
Ancora mi domando come abbia fatto Giorgia a permettere a Federico di lanciare per aria il proprio bouquet o di sporcarle il naso con la glassa dei cup-cake, ma poi capisco che l’amore è complicità, e che sono queste le storie che mi piace raccontare.
Photo: Lidia Costantini